...– per fortuna senza danni alle persone ma ingenti al territorio – ritiene utile fare alcune considerazioni in merito.
Dato atto che la prevenzione, in qualsiasi campo – è la via migliore per prevenire questi come altri eventi calamitosi a carico del territorio nel suo insieme – sottoliena in particolare come il patrimonio arboreo, come anche i boschi, presente in spazi urbani e periurbani, anche con piante di grandi dimensioni, proprio per queste caratteristiche di posizionamento in zone a volte poco o nulla adatte alle dimensioni raggiunte o allo stato vegetativo delle piante stesse debba essere controllato periodicamente con tecniche che permettono di capire con un alto grado di attendibilità il loro stato di “salute”, prevenendo magari cadute rovinose con estremi rimedi quali il taglio e la loro sostituzione.
Questa considerazione nasce da un lato dalla disponibilità oggi di tecniche agronomiche non invasive (VTA) che permettono di monitorare lo stato di salute delle piante “a rischio” e dall’altro dal semplice ragionamento che molti soggetti sono cresciuti in luoghi del tutto inadatti o divenuti tali alle loro naturali esigenze , quindi con aumento del rischio con la crescita.Come tutti gli esseri viventi, hanno un ciclo vitale, a volte lungo, ma non senza problemi di malattie o interferenze climatiche e a causa di questo prima o poi si chiude. Il mutamento dell'ambiente con nuove costruzioni o viabilità, sottoservizi, spesso interagiscono negativamente con l'albero e costituiscono fattori di impatto negativi per la vita di una pianta.
Ciò premesso, i Dottori Agronomi e Dottori Forestali delle due province, unici professionisti abilitati ad operare in questo campo dato che che conoscono tecnicamente l'albero, le sue esigenze, le problematiche e caratteristiche speicifiche per ogni specie, mettono a disposizione le proprie competenze per procedere, ove richiesto dalle Amministrazioni come da Privati cittadini, alla scelta alla corretta manutenzione e al monitoraggio di piante singole o di filari o aree boscate vicine a centri abitati o sviluppi naturaliformi in aree non adatte (lungo le strade).
Ciò significa valutare e fornire a che amministra o al privato le misure più idonee da adottare per evitare quello che finora da noi non è per fortuna accaduto, ovvero perdite umane a causa della caduta di alberi o parti di esse anche non in presenza di eventi tamperolaschi eccezionali.
Vero è che non si possono in assoluto evitare cadute o schianti, ma certamente limitarli o contenerli, di fronte ad eventi sempre più frequenti anche nel nostro territorio.
Il verde può essere un problema o una risorsa; la sua corretta e competente gestione serve a limitare o evitare per termpo situazioni pericolose.
Novara/Domodossola, 13 agosto 2019
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2019 08 13 Comunicato Stampa - Novara e VCO Caduta Alberi.pdf | 38.46 KB |